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Laurea

La prova finale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie ha valore di esame di Stato abilitante all'esercizio professionale.
La prova finale è organizzata in due sessioni definite a livello nazionale, con decreto ministeriale: di norma, la prima nel periodo ottobre-novembre e la seconda in marzo-aprile.

La prova finale si compone di:
- una prova pratica nel corso della quale lo studente deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze e abilità teorico-pratiche e tecnico-operative proprie dello specifico profilo professionale: il candidato estrae a sorte il nome di un laboratorio in cui eseguire la prova pratica e qui sorteggia una busta su 3 contenente la metodica da svolgere. Il tempo a disposizione del candidato per descrivere ed eseguire la metodica è di circa 20 minuti. I dettagli di tale prova sono visionabili nella sezione Qualita' alla voce Verbali esami finali di Laurea e all'interno del Sistema di Gestione del Corso di Studio (attività 04.11-Definizione del calendario, organizzazione, svolgimento e monitoraggio della prova finale).

- redazione di un elaborato di una tesi e sua dissertazione. La tesi deve essere redatta dallo studente su un argomento affrontato in maniera specifica ed individuale e deve essere volta a dimostrare la acquisita capacità di affrontare argomenti professionali in modo originale ed autonomo.

Nel caso di esito negativo della prova pratica, lo studente non può essere ammesso alla discussione dell’elaborato di tesi.


Norme di comportamento:
I laureandi e gli invitati sono tenuti a rispettare alcune regole di comportamento durante lo svolgimento delle sedute di laurea.
Presentarsi presso la sede di assegnazione della seduta con la massima puntualità rispettando l’orario di convocazione;
Aspettare il proprio turno, senza arrecare disturbo allo svolgimento delle altre attività didattiche;
Non sostare negli spazi interni dopo la proclamazione

I festeggiamenti devono svolgersi esclusivamente fuori dalla struttura, evitando qualsiasi eccesso e avendo cura di mantenere un comportamento sobrio e consono al luogo.
È comunque severamente vietato sporcare gli spazi occupati (interni ed esterni alla struttura) con alimenti, bevande, coriandoli.